Sud: tre lettere che mettono tutto in discussione e a tutto danno sapore.
Progettare a Sud mette alla prova, scardina le regole, fa emergere potenzialità e riconoscere limiti.
Non c’è mai un solo modo per fare bene qualche cosa.
Là dove saltano i processi formali, emerge l’importanza di ascoltarsi, di capirsi, di stare bene insieme, del progettare ed accogliere l’inatteso.
Là dove i bisogni sono più pressanti e le risorse più scarse, scopriamo più margini di manovra, più libertà di sperimentare, più disponibilità a prendersi rischi, ad iniziare da qualche parte. Più necessità e capacità di vendere e convincere, che non fa mai male.
Difficilmente un progetto peggiora aggiungendoci un pizzico di luce, colore ed empatia, insieme al tempo e allo spazio di un incontro.
Tenetelo a mente.
(Davide Agazzi)