San Cristoforo ancora oggi è uno dei luoghi dove si tramandano da generazioni tradizioni e stili di vita.
Un dei quartieri storici più popolari di Catania, racchiude nelle sue mura: la storia, le leggende, i costumi, il dialetto, i valori, i sapori, gli odori e i colori di quello che era la città.
Gran parte del quartiere è cresciuto sulla lava del 1669 come espansione della città verso sud.
Sotto il profilo urbanistico il quartiere presenta caratteristiche alquanto significative. Tra via Plebiscito e via della Concordia, cominciava a prendere vita una fitta rete di strade caratterizzate dalla presenza di case provviste da cortili con all’interno servizi comuni.
In molte case terranee, gli spazi adibiti agli animali, erano all’interno delle mura domestiche. In via Giannitto, una traversa di via P. Platania, è presente la casa di nonna Vincenza, tutt’oggi, uscendo dalla cucina e attraversando un piccolo cortile, si accede alla stalla.
Tradizioni si tramandano da generazioni, infatti S. Cristoforo rimane uno dei quartieri con la più alta concentrazione di botteghe artigianali.
La vita di quartiere si svolgeva per la maggior parte dell’anno all’aperto, ci si sedeva sul ciglio della strada o nei “cuttighi” a conversare o come si dice da noi a “cuttighiari”.
I ragazzi e i bambini, sempre sotto controllo da parte di tutti, giocavano nelle strade o nei cortili.
Ancora oggi nei cortili si può giocare indisturbati, le donne continuano le loro attività domestiche e tutto il vicinato si riunisce fino a tarda notte, soprattutto nelle lunghe sere d’estate.
(Giovanna Vinciguerra)