Biologico

“Don’t panic, it’s organic!”

Questo è lo slogan stampato su una card fucsia (magenta per i più nerd), presa a Norimberga alla fiera più grande di tutte le fiere grandi e che ora è attaccata in un piccolo spazio della mia piccola casa.

Sono una conservatrice seriale di card, le prendo un po’ ovunque e le tengo con me per un tempo indefinito. A volte mi dimentico di averle. A volte le riprendo uguali, che non si sa mai.

Questa cosa dell’accumulo mi sfugge spesso di mano, ma a volte mi fermo, rifletto, e allora faccio in modo che il vecchio lasci spazio al nuovo. Butto vecchie card, e ne colleziono di nuove.

Ciclicamente. Come in un grande circolo.

Che è quello poi che, ho imparato, muove il mondo.

Vi siete mai accorti di quante cose siano circolari? Gli anni, ad esempio. Iniziano, finiscono, e ricominciano. Le stagioni? Fanno uguale, o almeno ci provano, di questi tempi.

Le nuvole, il sole, la Terra stessa è rotonda. E anche i nidi degli uccelli.

Per non parlare poi dei grandi amori, che fanno dei giri immensi e poi ritornano.

A volte, addirittura, ci sentiamo come se fosse partita la centrifuga della lavatrice: cambiamo casa, ci trasferiamo, lavoriamo, cambiamo lavoro, ricambiamo casa, viaggiamo, costruiamo relazioni, altre le disfiamo. Cambiamo, sempre.

Siamo in continua rivoluzione, come la Terra che ci ospita e che ogni giorno gira attorno al Sole regalandoci l’alternanza di albe e tramonti.

Ogni tanto, sarà capitato anche a voi, ci sfiora il pensiero di voler scendere dalla giostra.

Di voler mettere un freno al numero di email nella Posta in arrivo, ai messaggi su Instagram, alle spunte blu di Whatsapp.

Ma poi, guardi il cielo, osservi il volo degli uccelli, la chioma degli alberi e domani sai che tutto comincerà di nuovo e ti dirai: “Niente paura, è vita!”

(Silvana Carbone)