Voce onomatopeica utilizzata per esprimere soddisfazione, entusiasmo, eccitazione intensa
oppure un sentimento, per lo più positivo, di meraviglia o d’impressione.
W.O.W. è Wor(l)d Of Work.
Voce che raccoglie le voci della generazione Work Exchange: persone
in viaggio per fare del viaggio una rete e per fare della rete il proprio punto di forza che diventa non
solo un’opportunità di crescita ma una condivisione di valori ed opportunità. Persone che fanno dei
loro progetti di scambio lavoro – attraverso portali come WWOOF, HelpX, Workaway – e
volunteering un’esperienza ricca di storie capaci di muovere il mondo e di aprire a nuovi spazi
legati all’economia delle relazioni.
W.O.W è vedere, imparare, viaggiare. Creare nuove forme di collettività che contribuiscono alla
scrittura di una cultura partecipata grazie alla quale i Work Exchanger, incrociando sempre più
saperi e flussi di scambio delle conoscenze, vanno ad innescare processi virtuosi per costruire uno
spazio comune in cui si imparano cose nuove con nuove forme di collaborazione.
W.O.W è partire per tornare diversi.
Ognuno può scegliere il suo W.O.W., descrivere la propria avventura e disegnare una mappa dove
Wor(l)d Of Work diventa il risultato di una diversa dimensione del lavoro che, di parola in parola,
continua a viaggiare, imparare, scambiare, mettere in contatto persone e luoghi intorno a un
modello di cooperazione basato sulla condivisione.
(Sara Filippelli)